Pap test e Hpv test: prevenzione secondaria Hpv - dott. Luca Ripamonti
461
post-template-default,single,single-post,postid-461,single-format-standard,ajax_fade,page_not_loaded,,qode_grid_1300,qode-theme-ver-11.0,qode-theme-bridge,wpb-js-composer js-comp-ver-5.1.1,vc_responsive
 

Pap test e Hpv test: prevenzione secondaria Hpv

Papilloma virus hpv

Pap test e Hpv test: prevenzione secondaria Hpv

Il termine prevenzione secondaria indica, nel cervicocarcinoma, i potenziali precursori di un carcinoma cervicale infiltrante.

Pap test: i programmi di screening basati sull’esame citologico cervicale sono attivi da decenni nella maggior parte dei Paesi industruailizzati; in Italia è raccomandato  ogni tre anni per le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni. Si stima che il Pap test eseguito ad intervalli regolari tra i 3 e i 5 anni riduca il rischio di sviluppare un tumore cervicale invasivo di almeno il 70%.

Hpv test: si tratta di un test molecolare che ricerca il Dna di Hpv ad alto rischio oncogeno. Esiste ormai una chiara evidenza scientifica che uno screening primario con test clinicamente validati per il Dna di Hpv oncogeni è più efficace dello screening basato sul Pap test  nel prevenire i tumori sensibili del collo dell’utero – maggiore sensibilità e maggiore specificità.