Prevenzione primaria: vaccinazione Hpv - dott. Luca Ripamonti
463
post-template-default,single,single-post,postid-463,single-format-standard,ajax_fade,page_not_loaded,,qode_grid_1300,qode-theme-ver-11.0,qode-theme-bridge,wpb-js-composer js-comp-ver-5.1.1,vc_responsive
 

Prevenzione primaria: vaccinazione Hpv

Prevenzione primaria: vaccinazione Hpv

La prevenzione primaria si basa sul ruolo eziologico del Hpv nell’insorgenza dei tumori cervicali. Si sono quindi creati vaccini preventivi, inizialmente un vaccino bivalente, poi un tetravalente, infine un nonavalente; i primi due sono messi a disposizione dalle Regioni per le vaccinazioni.

Il vaccino bivalente e il tetravalente

Sia il vaccino bivalente che il tetravalente sono indicati contro le lesioni genitali precancerose della cervice uterina, della vulva e della vagina causati dai tipi 16 e 18 degli Hpv. Il tetravalente protegge anche contro  Hpv 6 e 11, responsabili del 90% dei condilomi genitali. Il nonavalente, oltre ai quattro tipi già indicati, protegge anche contro gli HPV 31 -33  – 45 -52 – 58. I vaccini bi e tetravalenti hanno mostrato anche un certo grado di cross protection verso altri tipi oncogeni di Hpv.

Schedula di somministrazione: somministrazione intramuscolare, per il bivalente due dosi di vaccino a 0 e 6 mesi per i soggetti fino a 14, per il tetravalente due dosi di vaccino a 0 – 6 mesi però solo fino a 13 anni di età. Oltre a questa età sono previste tre dosi, ovvero a 0 – 1 – 6 mesi per il bivalente e 0 -2-6 mesi per il tetravalente. La vaccinazione è consigliata a tutti i giovani a partire dai 9 anni di età, sia maschi che femmine.

In entrambi i vaccini , bivalente e tetravalente, la risposta anticorpale è stata valutata di oltre il 90% e ha mostrato un ottimo profilo di sicurezza. Per questi due vaccini vi sono studi che mostrano la presenza anticorpale circa 9 anni dopo la vaccinazione; quindi non è indicata una dose di richiamo.

Efficacia clinica del vaccino

Efficacia clinica del vaccino: è stata valutate in donne tra i 16 e i 45 anni. L’efficacia vaccinale nel prevenire le lesioni precancerose correlate ai tipi contenuti nel vaccino è stata del 90 – 100% nelle donne che non erano state infettate dai tipi di Hpv contenuti nel vaccino; essa si riduce al 50 % nelle donne infettate con almeno uno dei tipi contenuti nel vaccino e quelle che non avevano completato il ciclo vaccinale. La Oms quindi raccomanda la vaccinazione a tutte le ragazze e i ragazzi prima del debutto sessuale, indicando i preadolescenti di età tra i 9 e i 13 anni quale target primario della vaccinazione.

Nella popolazione maschile il vaccino si è mostrato efficace al 90% nel prevenire le lesioni genitali da condilomi; i dati di efficacia sulle lesioni precancerose, seppure promettenti, devono essere consolidati dallo studio di popolazioni più ampie.

È importante sottolineare che, dal momento che i vaccini disponibili contro l’Hpv non prevengono la totalità delle infezioni da Hpv ad alto rischio, la vaccinazione non sostituisce l’abituale screening del collo dell’utero e quindi le donne devono comunque effettuare il Pap test o l’Hpv test secondo le regole dello screening nazionale.

 

BIBLIOGRAFIA

  1. Bouvard V, Baan R, Straif K, Grosse Y, et al; WHO International Agency for Research on Cancer Monograph Working Group. A review of human carcinogens–Part B: biological agents. Lancet Oncol. 2009; 10(4):321-2.
  2. Muñoz N, Bosch FX, Castellsagué X et al. Against which human papillomavirus types shall we vaccinate and screen? The international perspective. Int J Cancer 2004; 111:278-85.
  3. Castellsagué X. Natural history and epidemiology of HPV infection and cervical cancer. Gynecologic Oncology 2008;110:S4–S7.
  4. Forman D, de Martel C, Lacey CJ, et al. Global Burden of Human Papillomavirus and Related Diseases. Vaccine 30S (2012) F12– F23
  5. Trottier H, Franco EL. The epidemiology of genital human papillomavirus infection. Vaccine 2006; S1/4-S1/15.
  6. Chelimo C, Wouldes TA, Cameron LD, Elwood JM. Risk factors for and prevention of human papillomaviruses (HPV), genital warts and cervical cancer. Journal of Infection (2013) 66, 207e217
  7. Carozzi FM. Le basi biologiche dei vaccine per il papillomavirus umano (Hpv). Epidemiologia e Prevenzione, 2007; 31(2):12-19.
  8. Frazer IH, Cox JT, Mayeaux EJ et al. Advances in prevention of cervical cancer and other human papillomavirus-related diseases. Pediatr Infect Dis J 2006;25:S65-81.
  9. Baseman JG, Koutsky LA. The epidemiology of human papillomavirus infections. J Clin Virol 2005; 32S:S16-S24.
  10. 10.Ronco G. Epidemiologia dell’infezione genitale da Hpv e delle sue complicazioni e utilizzo della ricerca molecolare per lo screening del cancro del collo dell’utero. Epidemiologia e Prevenzione, 2007; 31(2):6-10.
  11. 11.Istituto Superiore di Sanità. La sorveglianza Passi. Screening Cervicale. Dati nazionali 2014.
  12. 12.Ronco G, Biggeri A, Confortini M et al. Ricerca del DNA di papillomavirus umano (HPV) come test primario per lo screening dei precursori del cancro del collo uterino – HTA Report. Epidemiol Prev 2012; 36 (3-4) suppl 1: e1-72
  13. 13.WHO 2006. Preparing for the introduction of HPV vaccines: policy and programme guidance for countries.
  14. 14.Intesa tra il governo, le Regioni e le Provincie autonome concernente “Strategie per l’offerta attiva del vaccino contro l’infezione da HPV in Italia” del 20 dicembre 2007.
  15. 15.Cristina Giambi (REMI, CNESPS). Stato di avanzamento della campagna vaccinale per l’HPV: dati di copertura vaccinale al 31/12/2014 – Rapporto Semestrale (dati aggiornati di tutte le Regioni).